Osteopatia animale 

Valentina Marie Guidi è un Osteopata CDS indipendente e lavora in questo ambito da oltre 16 anni. Da maggio 2016 ha aperto lo studio multidisciplinare Osteopatia Guidi a Breganzona con lo scopo di creare una sinergia tra professionisti con cui collabora attivamente. Da febbraio 2023 ho aperto una seconda sede dello studio a Pollegio. A novembre 2023, dopo 3 anni di studi e pratica, ho ottenuto il diploma di Esperta in Osteopatia Animale e lavora anche con cani, gatti, conigli, cavalli, volatili ed animali esotici.

Signora Guidi, che cos’è l’osteopatia animale?

L’osteopatia animale è una terapia esclusivamente manuale che riprende gli insegnamenti dell’osteopatia in ambito umano e li applica al trattamento specifico per gli animali. È possibile applicare anche in questo ambito i principi di funzione connessa alla struttura, ad esempio di un muscolo, un’articolazione, un organo, etc. e viceversa, il principio di equilibrio dei sistemi del corpo (muscolo-scheletrico, viscerale, nervoso, fasciale e craniale) e il principio di autoguarigione una volta riportati alla loro fisiologia. Si comincia a parlare di osteopatia animale in Inghilterra entro la prima metà del ‘900, con l’applicazione dei principi tratti dall’ambito umano sui cavalli fino ad espandersi anche in ambito cinofilo e oltre grazie allo studio approfondito dell’anatomia e fisiologia dei modelli animali e alla collaborazione con i medici veterinari. Ad oggi, grazie alla creazione di formazioni scolastiche specifiche, è possibile trattare anche cani, gatti, animali esotici e volatili oltre ai cavalli. 

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In quali situazioni l’osteopatia animale può essere utile?

In tutte quei casi dove l’animale abbia subito un infortunio recente o passato, per un’infiammazione acuta o cronica già sottoposta a giudizio del medico veterinario, quando l’animale pratica un’attività sportiva, quando diventa anziano e potrebbe presentare rigidità articolari o artrosi, per migliorare la mobilità e la qualità di vita dell’animale o, piu semplicemente, per un controllo generale a qualsiasi età, dal cucciolo all’animale anziano. L’osteopatia si affianca in maniera complementare alla medicina e fisioterapia veterinaria, alla farmacologia classica e ad altre terapie complementari come l’agopuntura, la fitoterapia e l’omeopatia. La valutazione e il trattamento dei tessuti dell’animale da parte dell’osteopata possono fornire utili informazioni sullo stato di salute fisico e psico emotivo dell’animale stesso ai proprietari e/o a coloro che se ne prendono cura. 

Come avviene una sessione di osteopatia animale?

Inizialmente l’osteopata farà una serie di domande al proprietario/a circa lo stato di salute dell’animale, spaziando dalle informazioni recenti che hanno portato alla consultazione, passando per la storia clinica dell’animale (traumi fisici ed emotivi, patologie pregresse o in atto, interventi chirurgici, riabilitazioni fisioterapiche, farmaci assunti in passato o di recente, valutazione dei vari apparati, muscolare, scheletrico, nervoso, viscerale, pelle, occhi, orecchie, mucose, etc.), dalle abitudini alimentari, di movimento e interazioni con altri animali e/o umani. Poi si procede all’osservazione in movimento dell’animale stesso chiedendo al proprietario di accompagnarlo nel caso del cane e del cavallo, mentre per un gatto, un animale esotico o un volatile si osservano i movimenti nel suo ambiente. È importante sottolineare quanto un’osservazione dei movimenti in libertà durante e dopo l’intervista al proprietario, aggiunge dei dati importanti per porre attenzione agli adattamenti dell’animale durante la valutazione guidata. Infine, si valuta l’animale globalmente dal punto di vista osteopatico e nello specifico degli apparati muscolare, scheletrico, fasciale, viscerale e craniale per individuare le eventuali disfunzioni da trattare attraverso uno schema specifico che definisce la/e primarietà, ossia le disfunzioni che mantengono un certo adattamento della struttura in quella funzione e viceversa. Durante il trattamento l’animale potrebbe avere diverse reazioni in base alla problematica con cui si presenta ma, generalmente, manifesta un buon gradimento del trattamento stesso e tende a rilassarsi attraverso respirazioni sempre più profonde e lente. Al termine del trattamento si rivaluta l’animale nella statica e nel movimento per verificare l’efficacia dell’approccio osteopatico applicato e stabilire se e quando sarà necessario visitare nuovamente l’animale. L’intera sessione dura circa 40/45 minuti, i successivi trattamenti entro i 30 minuti. 

Quali sono i principali benefici?

È importante rispettare lo stato di rilassamento e adattamento generale cui è sottoposto l’animale dopo trattamento osteopatico: si consiglia di non svolgere attività sportive importanti entro le 24/48 ore. L’animale può reagire anche molto velocemente agli input osteopatici migliorando il suo stato di salute attraverso la diminuzione del dolore, se presente, manifestando un comportamento più socievole, maggior vitalità, miglioramento nel riposo, etc. Dopo le prime 48 ore dal trattamento, potrebbe migliorare la performance sportiva, manifestare più energia e migliorare nelle sue funzioni digestive, respiratorie, circolatorie e muscolari. La collaborazione tra il/la proprietario/a, l’osteopata animale e il medico veterinario diventa fondamentale per aumentare il benessere e la qualità di vita dell’animale. 

Come posso sapere se il mio animale se ha bisogno di trattamenti osteopatici?

È importante la collaborazione tra il/la proprietario/a con le figure che si occupano dell’animale, dal medico veterinario, educatori, istruttori, toelettatori, specialisti del settore animale (es. nutrizionista, pareggiatore, maniscalco, etc.). Ognuna di queste figure potrebbe individuare qualche anomalia nelle reazioni dell’animale e interagire con il proprietario al fine di migliorare il benessere del suo animale. Per gli animali sportivi si potrebbero notare degli errori nell’esecuzione di certi movimenti specifici della disciplina, tensioni muscolari, difficoltà nella biomeccanica del movimento che potrebbero portare a consigliare una valutazione osteopatica specifica. Per gli animali di famiglia, le visite veterinarie di controllo potrebbero far emergere problemi nelle funzioni digestive dell’animale, comportamenti alterati, dolori associati al sistema muscolare e scheletrico, aumentata affaticabilità, stato alterato del pelo, etc., che potrebbero essere collegati a disfunzioni osteopatiche specifiche. L’osteopata animale interagisce con tutte le figure sopra citate per individuare e trattare le cause del malessere dell’animale e riportarlo in uno stato di equilibrio e benessere. Il miglioramento della qualità di vita dell’animale è il fine ultimo dell’approccio osteopatico. 

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Osteopatia Guidi

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