L’importanza della vitamina K

La vitamina K, fa parte delle vitamine liposolubili, che vengono accumulate nel fegato e non devono dunque essere assunte di continuo, attraverso i cibi. Il corpo la rilascia a piccole dosi quando il suo utilizzo diventa necessario. Ha un ruolo fondamentale nel processo di coagulazione del sangue e assicura la funzionalità delle proteine che formano e mantengono in forma le ossa. Il fabbisogno giornaliero di vitamina K, negli adulti è di circa 140 microgrammi al giorno, quantità che è soddisfatta da una dieta normale.

la vitamina K esiste in almeno 5 forme:

  • K1  presente naturalmente negli alimenti.
  • K2 forma solubile di vitamina K prodotta dalla flora batterica intestinale.
  • K3 , K4, K5, di origine sintetica. La K3 e la K5 sono utilizzate soprattutto nell’industria alimentare come conservanti.

Tra gli alimenti più ricchi di vitamina K per porzione di consumo troviamo:

  • Cavoli di bruxelles
  • Cavolo riccio
  • Broccoli
  • Finocchi
  • Lattuga
  • Kiwi 
  • Mirtilli neri 
  • Pistacchi sgusciati
  • Prugne secche
  • Uva

Il deficit di vitamina K è raro nell’adulto, dal momento che, come detto sopra, il fabbisogno è basso. Vi possono essere, però, delle cause predisponenti alla carenza, come patologie o condizioni che provocano malassorbimento dei grassi, come:

  • Disordini bilio-pancreatici
  • Resezione intestinale
  • Colangiti
  • Fibrosi cistica
  • Celiachia
  • Malattie infiammatorie intestinali.

Inoltre, un deficit può verificarsi in caso di terapia antibiotica prolungata, tale da modificare la flora batterica intestinale.

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