Le preparazioni galeniche sono i medicinali realizzati direttamente dal farmacista all’interno del suo laboratorio, e costituiscono il vero cuore e l’anima della professione del farmacista anche se, al giorno d’oggi, troppo spesso questo aspetto del suo lavoro viene dimenticato. Il termine galenico deriva dal dal nome di Claudio Galeno, medico dell’antica Grecia che a cavallo tra il secondo ed il terzo secolo D.C adoperò numerose erbe medicinali o loro estratti come farmaci. A Galeno viene ricondotta la pratica di comporre i rimedi medicamentosi miscelando varie sostanze a concentrazioni opportune, verosimilmente adattandole al singolo malato. La galenica subì una forte metamorfosi nell’800, allorquando il farmacista, sempre più consapevole delle proprie capacità e mezzi, iniziò a cercare di isolare nei suoi laboratori i principi attivi contenuti nelle varie piante, quelli a cui si doveva la loro azione. Grazie alla sua attività di distillazione, separazione degli elementi e sperimentazione si sono avute formidabili scoperte farmacologiche, come quelle del farmacista svedese Scheele che nel laboratorio della sua spezieria scoprì l’ossigeno, il manganese, il cloro, l’acido lattico e l’acido fosforico, di Serturner che nel 1804 scoprì la morfina e di Caventou e Pelletier che estrassero la chinina da una radice peruviana. Grazie al lavoro dei farmacisti, che realizzavano sempre più farmaci in grado di soddisfare le aspettative del malato, anche la credibilità dei medici aumentò sempre più significativamente. Ciò portò i laboratori della Farmacia a produrre quantitativi sempre maggiori e variegati di prodotti, dai cosmetici ai farmaci per la cura di piccole e gravi patologie, portando alla nascita di piccole industrie farmaceutiche. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, però, le preparazioni mediche industriali iniziarono a diffondersi sempre di più, a scapito di quelle galeniche che negli anni ’60 subirono un forte crollo.

La Galenica Oggi
Negli ultimi anni, la realizzazione di preparazioni galeniche da parte del farmacista sta iniziando finalmente ad essere di nuovo rivalutata, questo perché il farmacista nel suo laboratorio può preparare prodotti dalle caratteristiche uniche, su misura per le specifiche necessità del paziente. La qualità e la sicurezza dei farmaci sono le stesse dei prodotti industriali, perché per poter operare i laboratori galenici devono aderire a leggi ben precise, le cosiddette “Norme per la buona preparazione” contenute nella Farmacopea Ufficiale, che permettono di garantire altissima qualità, purezza, sicurezza ed efficacia dei farmaci preparati.
I preparati galenici si suddividono in due tipologie:
- Preparati o formule magistrali, che sono prodotti realizzati dal farmacista sulla base di una specifica prescrizione medica destinata ad un particolare paziente. Si tratta di farmaci “su misura”, personalizzati.
- Preparati o formule officinali, ossia prodotti realizzati dal farmacista seguendo le indicazioni della Farmacopea Europea e destinati ad essere dispensati direttamente ai pazienti. In base agli attivi contenuti possono essere commercializzati con o senza obbligo di ricetta.
La scelta del medico di prescrivere una preparazione galenica magistrale o di una persona di comprare una confezione di prodotto officinale può essere dovuta a diverse ragioni:
- Personalizzare il dosaggio nel tempo o in base alla patologia del paziente;
- necessità di ricorrere a medicinali difficilmente o non più reperibili in commercio;
- Necessità di associare più principi attivi per ridurre il numero e la frequenza di somministrazioni;
- Possibilità di cambiare la forma farmaceutica, per esempio si può somministrare in forma di sciroppo un prodotto commercializzato solo in capsule a un paziente che non è in grado di ingoiarle;
- Possibilità di variare gli eccipienti in caso di allergie o intolleranze (lattosio o glutine per esempio).

