L’apicoltura

L’apicoltore alleva le api per produrre miele o altri prodotti dell’alveare e per commercializzarli. Si occupa di tutte le attività inerenti l’apicoltura: impianto e manutenzione dell’apiario con le relative arnie popolate, controllo dello sviluppo dei popoli e del loro stato sanitario, aggiunta dei melari nel periodo delle fioriture e estrazione del miele. In Canton Ticino si produce, prevalentemente,  miele di robinia (o acacia), di castagno, di castagno-tiglio e, in alta montagna, di rododendro. Il lavoro dell’apicoltore è fondamentale per la difesa dell’ambiente, il controllo della biodiversità e la salvaguardia della vita delle api e richiede studio, competenze ed esperienza sul campo. Inoltre, è necessario un costante aggiornamento per stare al passo con le continue innovazioni tecnologiche per la cura e la salvaguardia delle api e del loro ambiente.  Gli apicoltori professionisti non sono molti: in genere l’apicoltura è un’attività esercitata a titolo amatoriale o accessorio, in quanto da sola non basta a garantire un reddito sufficiente. In Svizzera si contano circa 19’000 apicoltori. In Ticino sono attivi circa 500 apicoltori soci della Società Ticinese di Apicoltura. In media, ogni apicoltore possiede una quindicina di arnie: ognuna di esse produce annualmente circa 10 chili di miele.

Per chi è apicoltore o per chi vuole diventarlo, è fondamentale avere le attrezzature, abbigliamento e accessori adeguati e necessari per svolgere l’attività, ecco alcuni tra i piu’ importanti:  

Attrezzatura per la gestione dell’alveare

L’arnia: non è altro che la “casa” delle api, una struttura creata dall’uomo, che permette di controllare e gestire la famiglia delle api con lo scopo ultimo di ricavarne chili di miele. Nell’arnia le api svolgono tutti i compiti per lo sviluppo e la salute della famiglia, ed è anche il luogo in cui vive l‘ape regina e dove depone le uova.

L’arnia è generalmente fatta di legno ed composta da quattro elementi:

  1. nido
  2. melario
  3. corpifavo
  4. tetto

Il nido è il luogo in cui la famiglia vive tutto l’anno ed è una cassa di legno con un apertura sul fronte, che permette il via vai delle api e la parte superiore scoperta. Inoltre nella base è presente una rete chiamata rete anti-varroa. Nel nido vengono poi inseriti i telaini da favo, dei quali parleremo in seguito. Il melario invece è un parallelepipedo con la base delle stesse dimensioni del nido il quale è aperto sia nella parte inferiore che in quella superiore. Al suo interno sono presenti i telaini da melario per la raccolta del miele. In realtà il melario viene utilizzato solo nel periodo di raccolta del miele mentre durante il resto dell’anno non serve. Si possono sovrapporre più melari contemporaneamente in base alla quantità del raccolto. Il coprifavo è una copertura in legno che ha il compito di chiudere la parte superiore dell’arnia. Questa copertura possiede un foro centrale che spesso rimane tappato e all’occorrenza può essere utilizzato per nutrire le api. Il tetto, solitamente in acciaio zincato, ha il compito di proteggere l’arnia dagli agenti atmosferici.

Equipaggiamento di lavoro dell’apicoltore

Gli indumenti da apicoltore riducono al minimo il rischio di punture e nello specifico sono:

  • guanti
  • tuta

I guanti sono fatti con un materiale spesso, solitamente pelle, che non permette alle api di raggiungere la nostra cute.  La tuta d’apicoltore invece è la famosa tuta dove l’area del viso è coperta da una rete sottile che permette di vedere mentre difende il volto dagli attacchi delle api. Oltre alla zona della testa la tuta è fatta con un tessuto spesso o a strati per evitare punture. La tuta può essere ovvero un pezzo unico pantaloni e giacca, o solo la giacca.

Gli attrezzi necessari per operare con l’alveare sono:

  • pinza per telaini: un’apposita pinza che facilita rimozione ed inserimento dei telaini nell’arnia
  • affumicatore: strumento che produce fumo tramite e permette di direzionarlo con un mastice verso il nido con lo scopo di “calmare” le api
  • leva/raschietto: strumento utilizzato per aprire l’arnia ed effettuare alcune operazioni di pulitura della propoli
  • spazzola: spazzola provvista di lunghe setole utilizzata per rimuovere le api dal favo durante alcune operazioni.
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