Grotto Stevenoni, maestri della selvaggina

Con l’arrivo dell’autunno, i boschi si tingono di colori caldi e la natura offre i suoi frutti più prelibati: è il periodo della selvaggina, una stagione tanto attesa dagli amanti della cucina tradizionale e dai buongustai. La carne di selvaggina, proveniente da animali che vivono allo stato brado, è apprezzata per il suo sapore deciso, la sua magrezza naturale e il profondo legame con il territorio. Capriolo, cervo, cinghiale, lepre: ogni varietà racconta una storia antica, fatta di caccia sostenibile, tradizioni culinarie tramandate e attenzione per la stagionalità. Durante i mesi più freddi, molti ristoranti di tradizione propongono menù dedicati alla selvaggina, con piatti che celebrano la ricchezza del bosco e i suoi profumi intensi. È in questo contesto che la selvaggina assume un ruolo da protagonista in cucina, diventando emblema di convivialità e raffinatezza.

La sella di capriolo: regina delle tavole autunnali

Tra le numerose specialità che questa stagione offre, la sella di capriolo è senza dubbio uno dei piatti più raffinati e celebrati. Considerata una vera e propria regina della cucina di selvaggina, la sella viene solitamente servita in occasioni speciali o nei ristoranti che fanno della carne di bosco una vera arte culinaria. La preparazione è lunga e complessa, ma il risultato è un’esplosione di gusto. Ogni regione, ogni cuoco, ogni ristorante ha il proprio modo di interpretare questo piatto, ma ci sono luoghi in cui la tradizione si unisce a una maestria consolidata da anni di passione.

Il Grotto Stevenoni di San Vittore: maestri della selvaggina

Tra questi spicca il Grotto Stevenoni di San Vittore, una vera istituzione nel panorama gastronomico ticinese. il Grotto è un punto di riferimento per gli amanti della buona tavola, in particolare durante la stagione della selvaggina, quando la cucina raggiunge l’apice della sua espressione. Qui, la tradizione è di casa, ma sempre accompagnata da una cura estrema per la qualità degli ingredienti e la perfezione nell’esecuzione. Fiore all’occhiello del loro menù autunnale è proprio la sella di capriolo, proposta esclusivamente per tavolate da cinque persone in su. La carne, trattata con delicatezza e rispetto, viene preparata con due diverse varianti di salsa: una al profumo di uva, leggermente dolce e avvolgente, e l’altra ai funghi, intensa e profonda, perfetta per esaltare il sapore autentico della selvaggina. Ad accompagnare questo sontuoso piatto, troviamo una selezione di contorni tipici: gli spätzli, i crauti  e i cavolini di Bruxelles, che aggiungono una nota vegetale e croccante all’insieme. Ma al Grotto Stevenoni Il menù è ricco di altre gustose specialità come: La scaloppina di cervo, il cordon bleu di cervo, gli involtini di verza con carne macinata, lo stinco di maiale e l’arrosto di maiale. Ricca è anche l’offerta di dessert : panna cotta ai marroni, vermicelli, tiramisu’ ecc.

Al Grotto Stevenoni ogni dettaglio è curato con precisione, dal servizio al ritmo della preparazione, per offrire agli ospiti un’esperienza autentica e memorabile. Prenotare al Grotto Stevenoni significa concedersi un momento di pura eccellenza gastronomica, in un ambiente caldo e accogliente, circondati dalla bellezza della natura.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni: Grotto Stevanoni, Strada Cantonale 174, 6534 San Vittore, Tel. 076 377 89 18

Grotto Stevenoni San Vittore

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