L’entrata nel 2020 ha segnato la storia con la crisi mondiale dovuta alla pandemia. Momenti difficili che tuttora mettono in difficoltà, sotto vari aspetti, milioni di persone. Questa crisi o meglio condizione di particolare difficoltà o turbamento nella vita individuale e sociale ha fatto risaltare numerose difficoltà di adattamento al cambiamento obbligato da parte della maggioranza.
In effetti, la parola crisi suscita spesso delle sensazioni spiacevoli soprattutto per la valenza negativa spesso che le si attribuisce. Recuperiamo il senso di origine di questa parola CRISI.
Crisi parola che trova la sua radice nel verbo greco κρίνω che significa separare e veniva utilizzato per la trebbiatura, origine, dunque, di derivazione agricola per estendersi in seguito, krino con il significato distinguere e krisis di scelta.
L’etimologia della parola crisi in cinese è anche molto interessante; composta da due ideogrammi “wei”; problema e “ji”; opportunità.
Si percepisce molto chiaramente la sfumatura positiva; il Covid ha portato numerose riflessioni permettendo di trasformare le difficoltà in un possibile miglioramento. Ha messo l’essere umano nelle condizioni di scoprire nuove risorse personali e sociali portando un nuovo sguardo per valutare, distinguendo e separandosi dal io critico e rigido, se fare scelte diverse più idonee.
Ovviamente ogni momento di difficoltà può scatenare degli stati emotivi spiacevoli come la disperazione, paura, impotenza, insicurezza perché mette l’individuo davanti ai propri limiti. Non è facile, ma permette di scegliere se proseguire come il prima della crisi oppure se mettere in atto dei cambiamenti indispensabili per migliorare la propria vita. Permette di scegliere se vivere come vittima o protagonista della propria vita.
Non è facile prendere la giusta distanza, riprendersi da soli sviluppando autoconsapevolezza e a volte può essere utile chiedere aiuto, strategia vincente per uscire e riprendere il proprio ruolo sul palcoscenico della vita.
